Luogo della memoria e del lavoro
La vecchia soffitta della casa di famiglia è il mondo di Enrico. Se da bambino ne aveva paura, nel tempo quel luogo è diventato il suo spazio, dove oggetti, ricordi e sogni convivono in armonia. L’energia del passato dona serenità, il caos apparente è un equilibrio perfetto, la sua impronta è ovunque. Sali le scale ed entri in un mondo parallelo, fatto di antichi giocattoli, cavalli a dondolo, giostre e carillon; tra una macchina da scrivere e dei cavi di fibra ottica che si snodano tra le travi del soffitto e scendono come ragnatele luminose, le opere di Benetta. E’ in quest’isola sospesa fatta di polvere e luce, luogo fisico quanto immaginario, che lui trova l’ispirazione ed è qui che dà vita alle sue creazioni: sculture giganti, lettere saldate sparse sul pavimento, tele finite a decorare gli alti muri, o sul tavolo, pronte per prender forma.